“La mission di Co.For.Pol è quella di perseguire l’interesse generale della comunità rivolto alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini, attraverso lo svolgimento di attività diverse, finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate ai sensi della Legge 381/91.”
Ad oggi la differenziazione ha portato Co.for.pol. allo sviluppo di varie attività:
- della gestione dei parcheggi a pagamento custoditi della città di Forlì
– del settore ecologico, legato ai servizi di raccolta e trasporto di rifiuti, anche mediante le raccolte porta a porta attivate dal 2011 nella nostra città
– della gestione del canile comprensoriale forlivese
– del settore delle pulizie di locali pubblici e privati
– della segnaletica stradale e piccole attività di manutenzione accessorie
– delle colture biologiche e della conduzione di terreni
– della gestione e coltivazione di terreni confiscati alla mafia: APPROFONDIMENTO
(assegnati alle coperative sociali Co.For.Pol. ed Ecophera)
– della gestione di un autolavaggio presso stazione di servizio sita in Via Decio Raggio n° 404 Loc. Carpena – Forlì
- Gestione parcheggi
- Raccolta Rifiuti
- Allevamento Magliano
- Segnaletica Stradale
- Terreni confiscati alla Mafia
- Biciclette elettriche
- Pescheto Bio
- Area di sgambamento
Co.For.pol. – Cooperativa Forlivese Polivalente – Società Cooperativa Sociale Onlus, nasce il 27.03.1979 su promozione di due associazioni storiche, l’A.N.M.I.C. e l’A.N.F.A.S.S. , che a livello nazionale hanno contribuito alla costituzione delle prime cooperative sociali. Questa iniziativa di grande spessore morale e sociale si è originata allo scopo di contrapporre alla logica dell’assistenzialismo di Stato, la logica dell’integrazione piena dei disabili nella società e per dare risposta al diritto-dovere di ogni persona, indipendentemente dal grado della sua capacità lavorativa, di contribuire allo sviluppo economico della società.
Non a caso già la Costituzione Italiana della nostra Repubblica approvata il 22 dicembre del 1947 dall’Assemblea Costituente, in maniera a dir poco lungimirante, nella Parte Prima riguardante i Diritti e Doveri dei cittadini, all’art. 45 definisce che “La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata” attribuendo quindi al modello della cooperazione sociale uno dei principi fondamentali del corretto vivere civile.
Co.For.Pol. è iscritta al Registro delle Cooperative Sociali sezione B come da decreto nr.1.222 del 02.11.1993
L’inizio dell’attività della cooperativa si è caratterizzata con l’esecuzione di servizi relativi alla gestione di autoparchi e parcheggi in genere per motoveicoli e autoveicoli in tre aree di sosta, la gestione di un bar e piccoli lavori di metalmeccanica, che consentirono l’inserimento di 13 persone di cui 5 in situazione di disagio.
Tutte le attività ed i servizi che nel corso del tempo sono stati avviati, sono stati rivolti alla creazione di opportunità lavorative mirate per persone in stato di disagio. Nel corso degli ultimi decenni, la sfera del disagio sociale è aumentata in maniera esponenziale diversificandosi a causa dell’insorgere di nuove patologie e dell’acutizzarsi di situazioni, in precedenza ritenute marginali. Ci riferiamo in particolar modo ai disoccupati anziani, ai lungo disoccupati, a casi sociali con gravi situazioni personali e famigliari, i quali difficilmente riescono ad essere reinseriti nei cicli produttivi.
Non ultima la grave crisi nazionale ha generato anche nel nostro territorio un aumento della disoccupazione sia giovanile che di persone già adulte davvero drammatica a causa di licenziamenti e/o chiusure di attività commerciali, industriali ed artigiane. Eventi che continuano purtroppo a ripetersi anche nelle ultime settimane.
Ma è proprio in questo frangente che la figura delle cooperative sociali di tipo B, ovvero quelle di inserimento lavorativo di persone svantaggiate, assume un ruolo fondamentale nella risoluzione dei problemi legati al disagio sociale delle categorie più deboli della nostra società. Essere cooperative sociali che ogni giorno contribuiscono al welfare, svolgendo quindi una funzione pubblica, fornendo importati risposte alla rete integrata dei servizi socio sanitari e di inserimento lavorativo, essere vere imprese che rispettano le regole, operano nell’ambito della legalità, adempiono a tutti gli obblighi contrattuali e previdenziali è motivo di orgoglio e di valorizzazione dei propri valori.
Uno dei principali valori di cui le cooperative sociali sono portatrici è proprio questo diritto e la sua realizzazione concreta attraverso il lavoro. Il lavoro garantisce la dignità della persona ed è alla base del fondamento del primo articolo della nostra costituzione “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.
Co.For.Pol. ha dimostrato in questi 35 anni di attività solidità, spirito di iniziativa, capacità di adattarsi alle evoluzioni della società al fine di rispondere al meglio alle richieste e ai bisogni dei propri stakeholder: soci lavoratori, dipendenti, soggetti svantaggiati a vario titolo inseriti, nonché dei propri clienti, committenti e cittadini.
Tali prerogative hanno spinto Co.For.Pol. alla ricerca e all’implementazione di nuove tipologie di attività, oltre a quella ormai affermata della gestione dei parcheggi a pagamento custoditi della città di Forlì (parcheggio Matteucci, Parch. P.zza Guido da Montelfeltro, Parcheggio Vittoria, Parcheggio XX Settembre, Parcheggio Piazza del Carmine, Parcheggio Matteucci, Parcheggio Manzoni), le quali potessero consentire alle persone disagiate di trovare un’occupazione consona alle proprie capacità lavorative e alle proprie potenzialità positive, nell’ottica del proprio piano di inserimento lavorativo personalizzato.
Tali scelte hanno permesso di raggiungere importanti traguardi: primo dei quali quello di aver permesso l’inserimento di un numero sempre crescente di persone (attualmente 71 contro le 13 del 1979/80), e di avere di conseguenza aumentato il proprio fatturato che è passato da € 53.273,00 del 1980 a € 3.063.279 del 2013.